Dominic “Dom” Cobb è un professionista che si occupa di “estrarre” segreti dalle menti delle persone mentre queste dormono, infiltrandosi nei loro sogni tramite un apparecchio a timer in suo possesso, che permette a un gruppo di persone di partecipare a un “sogno condiviso”. Dom Cobb, un giorno, riceve un incarico diverso: entrare nei sogni di un potente uomo d’affari erede di una multinazionale dell’energia ed ‘innestargli’ un’idea che lo porti a smantellare il suo impero…
Con Inception Christopher Nolan concepisce un’opera ambiziosa e spettacolare che sia in grado di rivaleggiare con le pietre miliari dell’immaginario fantascientifico recente e passato. Rimandi e citazioni sono numerosi e abbastanza ovvi: 2001: Odissea nello spazio, Matrix, L’anno scorso a Marienbad, passando per Il gabinetto del dr. Caligari, l’archetipo del cinema ‘onirico-fantastico’. Nolan ha impiegato dieci anni per sviluppare una sceneggiatura complessa ma coinvolgente dove il concetto di realtà può sempre essere messo in dubbio e personaggi reali e ‘proiezioni’ della mente si confondono in un complesso gioco di specchi. Alla luce di Inception un film precedente di Nolan, Memento (2000), può essere considerato come una prova generale. Ovviamente Inception non è un film per chi ama le trame lineari e il mondo onirico strutturato a più livelli (con sogni incastonati dentro sogni) non è di immediata comprensione a livello narrativo.
Non giovano del tutto alla completa originalità del film, certe concessioni all’action movie stile ‘James Bond’, come l’assalto finale alla fortezza innevata, o gli scontri in assenza di gravità nei corridoi di un albergo che ricordano un po’ troppo i funambolici combattimenti di Matrix. Coinvolgente e anche inquietante è invece la parte relativa al rapporto (onirico) di Cobb con la defunta moglie, morta suicida, imprevedibile presenza che rischia di far fallire la missione e di distruggere la mente del protagonista afflitta da schiaccianti sensi di colpa. Ma Inception si regge soprattutto su un innegabile fascino visivo dato da grandiose scenografie e da effetti speciali di alto livello, comunque mai eccessivi ed al servizio della storia. Citiamo soltanto come esempio la scena del quartiere di Parigi che si ripiega su se stesso, chiudendosi come una scatola.
Il titolo del film che letteralmente significa ‘inizio’ (ma in italiano è stato tradotto come ‘innesto’) si riferisce alla missione che deve svolgere Cobb ma anche al fatto che è impossibile stabilire quando cominci un sogno.
La frase: “Qual è il parassita più resistente? Un’idea. Una singola idea della mente umana può costruire città. Un’idea può trasformare il mondo e riscrivere tutte le regole. Ed è per questo che devo rubarla.”(Dom Cobb)
Titolo: Inception
Regia: Christopher Nolan
Anno: 2010
Produzione: USA, Regno Unito – Warner Bros – colore, sonoro, durata: 148 min.
Sceneggiatura: Christopher Nolan
Fotografia: Wally Pfister
Scenografia: Guy Hendrix Dyas
Effetti speciali: Chris Corbould, Paul J. Franklin, Andrew Lockley, Peter Bebb
Musica: Hans Zimmer
Interpreti: Leonardo DiCaprio, Joseph Gordon-Levitt, Ellen Page, Tom Hardy, Ken Watanabe, Marion Cotillard
Guarda il trailer