Abbiamo già illustrato in un precedente articolo (Lovecraft e il cinema, diviso in tre parti) tutte quelle pellicole che possono essere considerate dirette trasposizioni delle opere di Howard Phillips Lovecraft. Abbiamo anche visto altri film che si ispirano più liberamente all’immaginario fantastico del grande scrittore americano, senza citarlo ma la cui influenza appare abbastanza manifesta.Tuttavia ci sono altri film (di solito produzioni indipendenti, low-budget), spesso collocati in quell’indistinta area tra weird, mistery e horror soprannaturale, che pur non essendo basati direttamente o indirettamente su opere di Lovecraft, fanno uso di tematiche in qualche modo riconducibili a quelle lovecraftiane. Si tratta di pellicole che, agli ormai usuali attributi exploitation dell’horror, uniscono elementi weird cioè strani, bizzarri, macabri… Del resto molte opere narrative dello stesso Lovecraft vennero pubblicate sulla mitica rivista pulp Weird Tales, specializzata dal 1923 in racconti horror e fantastici. Quindi sono film che cercano di portare sullo schermo, più o meno efficacemente, misteri insondabili, atmosfere angoscianti e soprattutto condividono quella visione, tipica di Lovecraft ma non solo, di una realtà quotidiana divisa solo da un sottile velo da un’altra realtà così estranea ed inconcepibile per i nostri limitati sensi che il solo contemplarla farebbe vacillare la sanità mentale di una persona comune.
Abbiamo rintracciato una dozzina di opere, perlopiù recenti, che hanno, secondo noi, queste caratteristiche, tutto sommato abbastanza insolite nel panorama horror cinematografico odierno; tranne tre, risultano inedite in Italia. Una delle tre pellicole giunta da noi è una produzione italiana del 1988, opera curiosa da riscoprire per i suoi attributi lovecraftiani, non particolarmente presenti nel cinema nostrano. Comunque sono tutti film che vogliono fare paura e talvolta ci riescono.
House of Black Wings (2010)
Ghost story lovecraftiana scritta e diretta da David Schmidt, che si era già fatto le ossa in materia con il cortometraggio The Lovecraft Syndrome nel 2004. House of Black Wings è un film a basso budget ma ben realizzato che fonde efficacemente horror psicologico, presenze spettrali e orrore cosmico.
Dopo un tragico atto di violenza, la cantante Kate decide di abbandonare la sua carriera musicale e di cercare rifugio presso la sua amica Robyn che ha ereditato una vecchia abitazione. Ma un terribile segreto infesta la vetusta struttura, e presto Kate sarà ossessionata da sogni orribili, apparizioni sinistre, e dal suono di qualcosa che si muove all’interno delle pareti. Presto dovrà confrontarsi non solo con il proprio passato oscuro ma con l’incubo indicibile che si cela dietro le mura…
Absentia (2011)
Ancora due donne sole sono le protagoniste di questo thriller soprannaturale dalle atmosfere angoscianti, pluripremiato in numerosi festival e diretto da Mike Flanagan che in seguito si sarebbe fatto apprezzare per Oculus – Il riflesso del male (2013).
Il marito di Tricia risulta scomparso da ormai sette anni. La sorella più giovane Callie va a vivere con lei per darle conforto finché il marito finalmente viene dichiarato ‘morto in contumacia’. Mentre Tricia cerca di andare avanti con la sua vita, Callie si ritrova attratta da un tunnel inquietante situato nei pressi della loro casa. Quando il tunnel viene collegato ad altre sparizioni misteriose, lei si rende conto che la morte presunta del marito potrebbe essere tutt’altro che ‘naturale’. Presto diventa chiaro che la forza spettrale presente nella galleria potrebbe aver messo gli occhi su Callie e Tricia…
AM1200 (2009)
Singolare mediometraggio di 40 minuti, AM1200 costituisce l’interessante esordio alla regia di David Prior, già collaboratore di nomi illustri come Cronenberg e Del Toro. Prior si sarebbe ispirato per il film (che prende il titolo da una frequenza radio) ad una sua esperienza personale dai risvolti misteriosi. Il film ha vinto due premi all’Howard Phillips Lovecraft Film Festival del 2008.
Un analista finanziario, in fuga dai sensi di colpa e da un passato di truffe, viene attirato da alcuni strani messaggi via etere fino ad una stazione radio abbandonata. Ma nel vecchio edificio ci saranno ad attenderlo cose molto più spaventose ed inconcepibili dei problemi da cui fuggiva…
The Banshee Chapter (2013)
Un altro brillante esordio ad opera di Blair Erickson che ci porta a conoscere una terrorizzante dimensione abitata da entità inconoscibili che sembrano rimandare al breve racconto di HPL Dall’ignoto (From Beyond – 1920). Anzi, il racconto in questione a un certo punto viene citato apertamente da uno dei protagonisti del film per fare un po’ di luce su una vicenda che rimane altrimenti piuttosto oscura per lo spettatore. Frenetico thriller che miscela realtà e finzione, The Banshee Chapter è basato su (sedicenti) documenti reali che riguardano i programmi segreti gestiti dalla CIA che videro gli Stati Uniti sperimentare in passato farmaci per il controllo mentale su ignari cittadini. Insomma una specie di X-Files horror.
Sulle tracce di un amico scomparso dopo essere stato sottoposto ad esperimenti con droghe che alterano la mente, la giornalista Anne Roland comincia ad indagare sulla misteriosa vicenda. Si ritroverà attratta nel mondo pericoloso delle ricerche top-secret governative e si imbatterà nell’enigma di un inquietante segnale radio…
The Burrowers (2008)
Horror di ambientazione western, The Burrowers mette in scena delle fantomatiche creature, conosciute dagli indiani come ‘scavatori’, che cominciano a predare anche gli esseri umani che abitano la pericolosa frontiera americana. Il film è basato su un cortometraggio originale (Blood Red Earth) dello stesso regista J. T. Petty.
Territori Dakota, 1879: quando una famiglia di coloni viene violentemente rapita, viene organizzata una squadra di ricerca per riportare a casa gli scomparsi. Inizialmente vengono ritenute responsabili alcune tribù di pellerossa ma presto i componenti della spedizione si renderanno conto che l’uomo non è l’unico cacciatore presente nel vecchio West…
The Corridor (2011)
Impressionante e teso horror-thriller di produzione canadese, The Corridor con la sua storia di amicizie maschili, inizia come Il Grande Freddo e poi diventa come La Casa: con l’introduzione di un unico avvenimento innaturale, il corridoio del titolo, tutti i legami di amicizia andranno in frantumi velocemente. Dirige Evan Kelly.
Cinque amici trascorrono un fine settimana in una capanna nei boschi innevati per rievocare i vecchi tempi e per aiutare uno di loro (Tyler) che è stato appena dimesso da un ospedale psichiatrico. L’apparentemente tranquillo Tyler nel mezzo del bosco scopre un’inspiegabile zona d’energia (che lui chiama il ‘corridoio’) che gli consente di fare e percepire cose forse appartenenti ad un’altra realtà. Anche i suoi amici entreranno improvvidamente nel ‘corridoio’ ma la loro stabilità mentale ne uscirà fatalmente compromessa…
The Last Winter (2006)
The Last Winter è un thriller-horror del 2006 dai risvolti ecologici diretto da Larry Fessenden (Wendigo). Ambientato in Alaska, il film mette in scena eventi misteriosi e creature inspiegabili che richiamano celebri serie tv come Ai confini della realtà e X-Files. Nelle sale italiane il film è uscito solo nel 2009.
In Alaska una compagnia petrolifera americana si prepara ad individuare le zone più idonee per effettuare delle trivellazioni. Anni prima nel 1968, la KIK corporation aveva già fatto una serie di trivellazioni in quel territorio inesplorato e aveva racchiuso in gran segreto le informazioni scoperte nel sottosuolo in una cabina bianca. Oggigiorno, mentre tutto sembra procedere per il meglio, il geofisico James Hoffmann scopre delle anomalie climatiche nella zona interessata dai lavori di ricerca. Una serie di eventi inspiegabili (orme sconosciute sulla neve, sparizioni, morti…) fanno precipitare velocemente la situazione alla base…
Prossima fermata: L’inferno (2008)
Ci troviamo di fronte ad un horror interessante ed inusuale, purtroppo passato inosservato (questa volta non solo in Italia) per le infelici scelte distributive della Lionsgate che ha preferito puntare sui soliti banali sequel di facile successo tipo Saw 5. Basato su un racconto breve (The Midnight Meat Train) del 1984 di Clive Barker (uno dei maestri del moderno weird horror), il film (v. recensione) si svolge nei meandri della metropolitana dove opera un terribile serial killer soprannominato il ‘Macellaio’ che commette efferati delitti spinto da misteriosi mandanti. Dirige il regista nipponico Ryūhei Kitamura. Del cast di alto livello fanno parte Bradley Cooper, Brooke Shields e un ottimo Vinnie Jones nella parte del gelido Macellaio.
Leon, un giovane fotografo freelance in cerca della foto ideale che mostri il lato oscuro dell’umanità, nella metropolitana della città si imbatte nel pericoloso serial killer Mohagany detto ‘il macellaio’; rimasto ossessionato dal sinistro assassino e dalle sue oscure motivazioni omicide, Leon si mette a indagare nel mondo sotterraneo della metropolitana…
The Shrine (2010)
The Shrine (ovvero ‘il santuario’ – v. recensione) è un film dalla trama piuttosto lovecraftiana che ci porta nella minacciosa e cupa Europa dell’Est con tanto di sette sanguinarie, culti arcaici e mostruosità varie da adorare. Il film, diretto da Jon Knautz, è stato ben accolto all’edizione 2010 del Fantasia Film Festival. L’ambientazione rurale che emana ostilità e superstizione sembra rifarsi a vecchi classici come La notte del demonio e La città dei morti.
Dopo l’inesplicabile scomparsa di un cittadino statunitense in Polonia, un gruppo di giornalisti si reca in loco per scoprire cosa è realmente accaduto. L’indagine, inizialmente caratterizzata da un certo scetticismo, li porterà su una pista che conduce ad alcune antiche sette religiose in Polonia, in particolare in una antica comunità rurale chiamata Alwainia. Ed in effetti il passato del villaggio risulta costellato da sparizioni, storie di sacrifici umani e da una misteriosa setta dedita ad arcani culti esoterici…
Il nido del ragno (1988)
Il nido del ragno (v. recensione) è un tardo horror italiano del 1988 che cerca curiosamente di avvicinarsi alle tematiche lovecraftiane, in particolare alla Maschera di Innsmouth, però sostituendo ai mutanti ibridati con i pesci quelli con i ragni. L’inquietante location della vicenda è costituita da una deserta Budapest.
Il prof. Whitmore, un esperto di linguistica, si reca a Budapest incaricato di rintracciare il prof. Roth che non dà più notizie di sé; entrambi gli studiosi lavorano ad un progetto internazionale di ricerca su un culto religioso ma Roth inspiegabilmente ha interrotto ogni collaborazione. Whitmore riesce ad incontrare Roth che però appare poco lucido. Ma al secondo incontro non andrà meglio infatti Whitmore trova Roth morto, intrappolato in quella che sembra una grossa ragnatela…
YellowBrickRoad (2010)
YellowBrickRoad è un mistery horror diretto da Jesse Holland e Andy Mitton che tratta di una spedizione organizzata per scoprire il destino di un’intera città che scomparve nel nulla 70 anni fa. Sebbene i giudizi della critica non siano stati unanimi, la pellicola ha vinto il premio come ‘miglior film’ al New York City Horror Film Festival. Comunque l’ambientazione nel New England più inesplorato fornisce un minimo di garanzie lovecraftiane.
Una mattina del 1940 in New England, l’intera popolazione di Friar, New Hampshire – 572 persone – si incamminò su un sentiero di montagna, inoltrandosi verso zone selvagge e sconosciute. Si lasciarono indietro i loro abiti e tutti i loro averi, senza un motivo apparente. Una squadra di ricerca inviata dall’esercito degli Stati Uniti alla fine scoprì i resti di circa 300 sfollati di Friar. Molti erano morti congelati, altri erano stati crudelmente e misteriosamente macellati. I corpi dei restanti cittadini risultano ancora dispersi. Nel corso degli anni, la storia del Friar è stata insabbiata e relegata al rango di leggenda locale. Ma ai nostri giorni viene allestita la prima spedizione ufficiale che tenterà di risolvere il mistero di Friar, ripercorrendo lo stesso cammino intrapreso dai cittadini scomparsi. Ma nel seguire le loro tracce, i lati più oscuri della personalità dei membri della spedizione cominciano presto ad emergere…
Dead Shadows (2012)
Questa produzione francese diretta da David Cholewa, segue la strada più convenzionale del survival horror ricco di azione e di effetti, dove non mancano zombi e mostri vari. Ma le orride mutazioni mentali e fisiche provocate dal passaggio di una cometa sugli abitanti di Parigi (come la donna-aracnide) hanno un sapore inconfondibilmente lovecraftiano.
I genitori di Chris furono brutalmente assassinati lo stesso giorno del passaggio della cometa di Halley. Undici anni dopo, una nuova cometa sta per avvicinarsi e tutti sono in fermento per ammirarla, nonostante si sia diffusa una strana teoria apocalittica. Durante il corso della notte, Chris scopre che le persone che abitano nel suo palazzo hanno cominciato a comportarsi in maniera molto strana, e a mutarsi in qualcosa di non umano. Lottando per la sopravvivenza, Chris cercherà di scappare dall’edificio con l’aiuto di un inquilino…
Bella raccolta!