La nave stellare della Federazione Enterprise, arrivata al terzo anno del suo viaggio quinquennale, fa tappa alla stazione spaziale Yorktown. Ma qui riceve una richiesta di soccorso da parte di una astronave rimasta bloccata in una vicina nebulosa dove le comunicazioni sono molto difficoltose. Ma la richiesta si rivela una trappola: appena giunta, l’Enterprise viene attaccata da parte di uno sciame di navi aliene sconosciute, che distruggono l’Enterprise. L’equipaggio sopravvissuto effettua un atterraggio d’emergenza su un pianeta vicino, dove deve affrontare un pericoloso nemico, l’alieno Krall, che cattura gli equipaggi delle navi che passano nelle vicinanze col suo sciame di navette. Krall si vuole impossessare di un manufatto alieno custodito sull’Enterprise, recuperato da Kirk in una precedente missione…
Star Trek Beyond è la tredicesima pellicola del franchise fantascientifico della serie Star Trek ideata da Gene Roddenberry e terzo film della serie reboot ideata dal vulcanico J.J. Abrams (qui in veste di produttore); in cabina di regia troviamo Justin Lin, già regista di alcuni capitoli della rocambolesca saga di Fast & Furious. Già da questo possiamo capire che l’operazione di ‘distruzione’ di Star Trek e di omologazione agli action sci-fi correnti (Star Wars: il risveglio della forza, I guardiani della galassia…) prosegue senza ostacoli. Anche se i trekker avevano già storto il naso di fronte al trailer anticipatore del 2015, troppo ricco di botti e botte. E avevano ragione, infatti il film è quasi tutto in quel trailer: tanta azione, scazzottate, collisioni tra astronavi, effetti speciali a gogò ma zero idee, storia quasi inesistente, banalità assortite e innumerevoli incongruenze di sceneggiatura.
Ma del resto l’obiettivo di Abrams è quello di rinnovare Star Trek cercando di farlo piacere a molti, adattandolo a un pubblico il più ampio possibile, non necessariamente legato ai fan tradizionali della serie ma senza rinunciare del tutto al suo glorioso e consolidato back-ground. Infatti in Star Trek Beyond si cercano di riprodurre, tramite una serie di gag (in verità un po’ forzate) le stesse dinamiche che si venivano a creare tra i vari membri dell’equipaggio negli episodi classici, come ad esempio i simpatici battibecchi tra l’emotivo Dr. McCoy (Karl Urban ) e il razionale Mr. Spock (Zachary Quinto). Un po’ risibili e improbabili risultano invece certe attualizzazioni come la storia sentimentale tra il frigido Spock e l’appassionata Uhura (Zoë Saldana). Sorvoliamo anche sul fugace accenno alla omosessualità di Sulu (John Cho), tutto sommato fuori luogo in questo tipo di film tutto azione.
Eppure lo spunto iniziale faceva ben sperare infatti ricalca certe missioni di salvataggio in zone inesplorate della galassia, tipiche della serie classica dove non mancavano misteri alieni da risolvere. Qui invece il ritmo frenetico fast & furious prevale su tutto, anestetizzando lo spettatore con una girandola confusa di effetti speciali e togliendo alla storia ogni spessore, pathos, suspense e mistero. Cosa rimane di Star Trek quindi? Ben poco, a parte l’Enterprise, le divise dell’equipaggio, un po’ di retorica trekkiana pacifista e progressista e qualche nostalgico richiamo al cast originale della serie. Ma non è sufficiente a sorreggere il film che fa acqua da tutte le parti, pieno di illogicità ed esagerazioni, troppe anche per una disimpegnata pellicola fantascientifica avventurosa (una su tutte il decollo con la vecchia astronave Franklin, effettuato buttandosi giù da una montagna). Deludente anche il super cattivo Kraal (Idris Elba) e la sua super arma che non si capisce bene cosa abbia di così letale.
Spoiler!
Di fronte a tanta approssimazione a livello di storia e sceneggiatura, gli interpreti cercano di dare il loro meglio: Kirk/Chris Pine è pieno di energia come il suo storico predecessore ma sembra più adatto a interpretare un capitolo della saga automobilistica Fast & Furious, Spock/Zachary Quinto è piuttosto moscio, più brillanti gli altri componenti dell’equipaggio anche se il povero Cechov/Anton Yelchin (deceduto recentemente in un tragico incidente) risulta alquanto caricaturale con il suo accento russo, almeno nel doppiaggio italiano. Accattivante ma poco originale il nuovo personaggio della ragazza aliena, Jaylah/Sofia Boutella infatti ricorda un po’ troppo la Rey dell’ultimo Star Wars: anche la marziale Jaylah combatte con una specie di bastone e ripara astronavi con grande disinvoltura.
Comunque se si vogliono passare un paio d’ore senza pensieri, Star Trek Beyond rimane un film piacevole, con alcune sequenze spettacolari come quelle ambientate nella megalopoli spaziale Yorktown anche se fortemente debitrice nei confronti delle città orbitanti viste nei film Oblivion (2013) ed Elysium (2013). Alcune situazioni umoristiche (Kirk in veste di ambasciatore che viene assalito da un’orda di mostriciattoli verdi…) e l’uso disinvolto della musica rock rendono il film più vicino allo spirito de I Guardiani della Galassia che a quello di Star Trek.
Finora il box-office sta dando ragione ad Abrams & C. infatti (purtroppo) è già stato messo in cantiere un quarto capitolo. Preparate i pop corn e scollegate il cervello…
Titolo: Star Trek Beyond
Anno: 2016
Produzione: USA – Bad Robot, J.J. Abrams – durata 120 min.
Regia: Justin Lin
Sceneggiatura: Simon Pegg, Doug Jung
Interpreti: Chris Pine, Zachary Quinto, Karl Urban, Zoë Saldana, Simon Pegg, John Cho, Anton Yelchin, Idris Elba, Sofia Boutella
Trailer