Mai come in questi ultimi anni, le serie TV di genere fantastico (e non solo) si sono affrontate in una lotta senza esclusione di colpi per accaparrarsi il favore degli spettatori, sempre più esigenti e competenti in materia. Ma da questa spietata selezione darwiniana, dove contano soprattutto nell’immediato i numeri dell’audience, non sempre quei serial che sono stati tagliati anzitempo hanno meritato la loro cancellazione prematura. Spesso anzi, troviamo serie televisive promettenti e interessanti che, magari a causa di scelte produttive e distributive miopi o poco lungimiranti (già succedeva negli anni ’60 come nel caso della storica serie sci-fi The Outer Limits), sono state interrotte bruscamente, lasciando un discreto numero di spettatori a bocca asciutta. Un caso significativo recente è quello della Fox che negli ultimi anni ha sacrificato numerosi serial perché si ostinava a mandarli in onda il venerdì sera (fascia oraria solitamente infelice per questo tipo di spettacoli), solo perché X-Files in passato aveva avuto successo di venerdì. Ma ovviamente X-Files costituiva un’eccezione dal successo irripetibile… Abbiamo quindi selezionato alcune serie televisive recenti troncate senza pietà, che secondo noi avrebbero meritato una prosecuzione e un finale adeguato, almeno per rispetto di quei fan che si erano conquistati. Come vedremo molte di queste serie sono vittime del successo epocale di Lost (2004-2010), la serie TV che ha rivoluzionato il genere fantastico sul piccolo schermo (insieme a Twin Peaks e X-Files). Un successo e una riuscita che nessun altra serie è stata finora in grado di replicare (nonostante un finale non proprio all’altezza, troppo esoterico e misticheggiante, e che non riesce a dare risposte soddisfacenti ai numerosi misteri accumulati stagione dopo stagione).
Colony
[Aggiornamento]
Una delle cancellazioni di serie TV più inaspettate e apparentemente insensate è quella di Colony bruscamente interrotta dopo la 3° stagione. Eppure dopo un inizio incoraggiante con 2,2 milioni di spettatori a episodio, il successivo e inesorabile calo degli ascolti ha convinto USA Network a rinunciare alla 4° stagione già programmata. Colony, interpretata da Josh Holloway (Lost) e Sarah Wayne Callies (The Walking Dead, The Other Side of the Door), unisce la fantascienza classica dell’invasione aliena con la fantascienza distopica che dipinge una comunità umana sottomessa a un regime ‘coloniale’ di misteriosi conquistatori extraterrestri che dominano grazie a un governo fantoccio di collaborazionisti terrestri. Ma proprio quando la serie, non particolarmente innovativa ma solida, avvincente e ben costruita, si avvicinava a svelare i suoi misteri e ad ampliare i suoi scenari è arrivato il ‘tradimento’ del pubblico. La cosa stupisce soprattutto se si pensa che altri serial similari per genere e tematiche, come la stucchevole e retorica Falling Skies targata Spielberg, sono andate avanti felicemente. Precedentemente mai distribuita e doppiata in Italia, Colony viene trasmessa dal 14 gennaio 2019 da Netflix Italia con le sue prime due stagioni. Speriamo che Netflix prenda in considerazione di dare a Colony un degna conclusione.
Flash Forward
Un blackout misterioso, di provenienza sconosciuta, fa sì che quasi tutte le persone del mondo perdano i sensi per 2 minuti e 17 secondi, e vedano alcuni istanti della propria vita sei mesi avanti nel futuro. Mentre un team speciale dell’FBI cerca di risolvere il mistero e di evitare il ripetersi del catastrofico evento, il resto della popolazione mondiale si rende improvvisamente conto che, gettare uno sguardo sul proprio futuro, può essere sconvolgente…
Lanciata con grande enfasi come il nuovo ‘Lost‘, Flash Forward (2009-2010), prodotta dal network statunitense ABC, ha avuto una fine ingloriosa dopo 22 episodi e una sola stagione, lasciando irrisolti i molti enigmi e intrecci che la serie aveva disseminato a raffica. Tratta liberamente dal romanzo di fantascienza “Avanti nel tempo” di Robert J. Sawyer (secondo noi poco più che discreto), Flash Forward amplia la storia originale in un plot dalle grandi potenzialità, pieno di mistero e di pathos, per poi però sprecarlo con uno sviluppo troppo farraginoso e personaggi risultati antipatici (se non odiosi) al pubblico. In particolare gli attori protagonisti (o meglio i personaggi da loro interpretati) Joseph Fiennes, John Cho e Sonya Walger (presente anche in Lost) non sono riusciti a ricreare quell’empatia con lo spettatore che era stata uno dei motivi del successo straordinario di Lost. Anche Dominic Monaghan, altro reduce di Lost, risulta piuttosto improbabile nel ruolo di un geniale scienziato. Tuttavia il solido plot fantascientifico, seppur infarcito da troppi complotti spionistici, misteri insolubili e struggenti storie sentimentali, avrebbe meritato un finale degno di questo nome; invece l’ultimo episodio della prima (e unica) stagione vuole introdurre una seconda stagione (mai realizzata) con una serie di cliffhanger lasciati in sospeso.
The Lost Room
Mentre indaga su uno strano doppio omicidio, il detective della Omicidi Joe Miller viene in possesso di una chiave in grado aprire qualsiasi porta sempre all’interno di una stanza situata in un misterioso motel da cui a sua volta è possibile avere accesso in qualsiasi altro luogo, purché si abbia bene in mente dove si vuole andare. Quando sua figlia scompare all’interno della portentosa stanza, Miller deve ingaggiare una segreta guerra sotterranea per il possesso dei bizzarri e potenti “oggetti” contenuti nella stanza, dotati di straordinarie facoltà, nella speranza di riportarla a casa…
Prodotta nel 2006 da Sci-Fi Channel (dal 2009 SyFy) e concepita come una miniserie di 3 episodi da 90 minuti (la versione Italiana è stata divisa in 6 puntate), The Lost Room non è da considerarsi strettamente una serie cancellata in anticipo; tuttavia il finale inconcludente e sbrigativo che non riesce a fare luce su tutti gli accattivanti misteri della vicenda, lascia l’impressione nello spettatore di qualcosa di incompiuto. Probabilmente il budget limitato ha impedito di sfruttare al meglio le grandi potenzialità del soggetto che, sulla scia di Lost, fonde mirabilmente elementi fantascientifici e paranormali/esoterici. Peccato, perché la storia della stanza perduta meritava una più ampia trattazione.
Person Unknown
Un gruppo di persone sconosciute si ritrova intrappolato in una città deserta, dopo essersi risvegliati all’interno di un hotel, senza alcuna idea di come vi siano giunti. Telecamere di sicurezza che seguono ogni loro movimento e vari marchingegni, vanificano tutti i loro tentativi di fuga dalla cittadina. Di fronte a problemi fisici, emotivi e psicologici, gli ostaggi devono fare affidamento l’uno sull’altro per sopravvivere e risolvere il mistero della loro inspiegabile prigionia…
Ancora misteri inesplicabili in stile Lost ma senza apparenti implicazioni paranormali in Person Unknown (2010), serie TV costituita da una stagione di 13 episodi, andata in onda sul canale televisivo statunitense NBC e trasmessa in Italia da Rai 2. Ma anche Persone Sconosciute è dovuta sottostare alla dura legge del rating e dopo i dati d’ascolto dell’episodio pilota non proprio esaltanti, è stata cancellata dopo 13 episodi lasciando senza risposte tutti coloro che si erano lasciati conquistare da una vicenda abbastanza avvincente.
Surface
Le vicende di una biologa marina, di un appassionato di pesca subacquea, e di un quindicenne introverso e curioso, si intrecciano inestricabilmente quando i tre scoprono che gli abissi marini sono abitati da una nuova, e forse pericolosa, creatura acquatica. Laura cerca subito di documentarsi per scoprire il mistero che si cela negli abissi, aiutata da altri scienziati, ma il governo cerca di ostacolarla in tutti i modi per occultare un terribile segreto…
Realizzata tra il 2005 ed il 2006 e trasmessa dalla rete NBC negli Stati Uniti e in Italia prima su Fox e poi su Italia1, Surface fa parte del terzetto di serie fantascientifiche nate nel 2005 nel tentativo di emulare (invano) il grande successo di Lost, insieme a Threshold (CBS) e ad Invasion (ABC), che trattavano di invasioni aliene. Tutte e tre sono state cancellate prematuramente dai network dopo una sola stagione ma almeno Surface con i suoi 15 episodi è riuscita a concludere la prima parte di narrazione, anche se la scena finale dell’ultimo episodio ci mostra un mondo sommerso dalle acque che preannunciava una resa dei conti con le misteriose e potenti creature marine della storia che ahimè non vedremo mai. Seppur non sempre coadiuvata da effetti speciali digitali all’altezza, la serie con i suoi giovani protagonisti è una piacevole avventura fantascientifica in stile anni ’80, sulle orme di classici come E.T. l’extraterrestre.
The Event
Durante un viaggio in crociera una giovane ragazza, Leila Buchanan, viene misteriosamente rapita. Il suo fidanzato Sean Walker inizia una disperata ricerca che lo porterà a scoprire il più grande insabbiamento della storia degli Stati Uniti. Alla Casa Bianca, il Presidente Elias Martinez sta decidendo le sorti di un gruppo di prigionieri segregati da 66 anni in un penitenziario segreto ubicato sul Monte Inostranka. Si tratta di individui che nel 1944 vennero ritrovati da una squadra militare dopo che il loro veicolo precipitò in Alaska; i componenti del gruppo furono incarcerati, in quanto si rifiutavano di rivelare la loro provenienza e le loro intenzioni. In seguito verrà appurata l’origine extraterrestre di questi individui, nonostante il loro aspetto e il loro codice genetico siano estremamente simili a quelli degli esseri umani. L’unica differenza visibile consiste in un invecchiamento estremamente più lento, al punto che il loro aspetto durante questi 66 anni appare sostanzialmente immutato. Intanto si pone il problema di rivelare pubblicamente al resto del mondo l’esistenza di questi individui, prima di lasciarli liberi. Ma qualcuno ha altri progetti…
The Event (2010-2011), creata per la NBC, ormai specializzata in serial cancellati, è forse la migliore e la meno incompiuta tra le serie TV ‘eredi’ di Lost. Comunque dopo i 22 episodi della prima e unica stagione almeno l’evento del titolo ci viene spiegato. Dotata di un solido plot fantascientifico, The Event rifugge da inutili fronzoli soprannaturali o esoterici e ci catapulta in una vicenda piena di azione, mistero e cospirazioni. Purtroppo a causa del calo degli ascolti registrato nel corso della stagione, l’incontro/scontro finale con gli ‘invasori’ vivrà solo nella nostra fantasia…
Firefly
Nel 2517 l’umanità si è ormai trasferita su nuovi pianeti, ma per i più poveri i mondi periferici sono ostili e desolati come il selvaggio West della frontiera americana. Un gruppo di rinnegati e fuorilegge, guidati da Mal Reynolds, viaggiano tra le stelle a bordo della Serenity, un’astronave di classe Firefly, tra mille avventure e peripezie, pronti a difendere la propria libertà e a combattere per gli indifesi e gli oppressi…
Tra i network ammazza-serial la Fox occupa sicuramente una delle prime posizioni e Firefly è una delle sue vittime più note e rimpiante dai fan. Firefly è stata ideata da Joss Whedon (Buffy l’ammazzavampiri) per durare sette anni e invece è stata trasmessa solo per pochi mesi nel 2002 per essere chiusa dopo il quattordicesimo episodio. Alti costi di gestione e bassi ascolti iniziali hanno spinto la Fox in fretta e furia a calare il sipario sulla serie, nonostante abbia generato in seguito una cerchia di appassionati non indifferente e sia diventata di culto nel mondo nerd. A parziale rimedio, Firefly ha avuto una chiusura postuma con la realizzazione di un film intitolato Serenity (2005), molto apprezzato dai fan. Tuttavia l’avventuroso universo di Firefly, definita una serie space opera western, meritava di essere sviluppato nel corso di più stagioni.
Ascension
Nel 1963 durante l’era Kennedy, temendo che la guerra fredda si tramuti presto in una terza guerra mondiale dalle conseguenze catastrofiche, si elabora un piano per garantire la salvezza dell’umanità; il progetto prevede l’invio nello spazio di un selezionato gruppo di uomini, donne e bambini che dovranno raggiungere, dopo un lungo viaggio interstellare, un nuovo pianeta da colonizzare nel sistema solare di Proxima Centauri. Circa cinquanta anni dopo, nel 2014, i circa seicento passeggeri dell’astronave generazionale, alcuni dei quali non condividono gli scopi della missione, si trovano di fronte alla misteriosa morte di una giovane donna, Lorelei Wright, il primo omicidio dalla data della loro partenza. Mentre all’interno della nave si consumano lotte di potere, complotti e misteriosi tentativi di sabotaggio, dall’esterno qualcuno sembra costantemente monitorare la missione…
Anche il canale tematico dedicato alla fantascienza SyFy (ex Sci-Fi Channel) non scherza in quanto a serial cancellati bruscamente, magari ancora nella fase ‘pilota’. E’ il caso di Ascension (2014), composta da tre lunghi episodi, ma in realtà ci troviamo di fronte a un pilot espanso in una miniserie non conclusiva che non può non generare una certa delusione e sconcerto nello spettatore. Infatti nel 2015 SyFy ha annunciato che non avrebbero prodotto ulteriori episodi o stagioni; pur essendo rimasti soddisfatti dal risultato complessivo non c’erano i presupposti per portare avanti la serie. Ascension si basava su un’idea potente e su un’ambientazione originale anche se magari non sviluppata al meglio tra ingenuità e incongruenze. Il mondo chiuso dove si svolge la vicenda, costituito da un’astronave generazionale in viaggio da decenni verso le stelle, sembra rimandare alla fantascienza classica letteraria ma il geniale colpo di scena che ribalta tutto, alla fine del primo episodio, è forse prematuro e toglie credibilità e interesse alla storia. Si trattava comunque di una serie ricca di spunti che andava gestita meglio, da spalmare su un arco narrativo più ampio.
Carnivale
Negli anni ’30 durante la Depressione, Ben, un ragazzo dotato di miracolosi poteri di guarigione, dopo la morte della madre, viene accolto da un Luna Park ambulante popolato da strani freaks. Anche Justin, un pastore Metodista che vive con sua sorella Iris in California, ha degli strani poteri ed è convinto che siano un dono del Signore. In realtà entrambi sono impegnati in una battaglia tra le forze del bene e quelle del male ma devono scoprire da quale parte sono stati schierati…
Con Carnivale passiamo dalla fantascienza all’horror paranormale, ricco di magiche atmosfere weird. Prodotta dal colosso HBO, la serie è stata sospesa per mancanza di fondi e calo degli spettatori avvenuto dopo 2 stagioni andate in onda dal 2003 al 2007. Inoltre l’ideatore della serie Daniel Knauf (Spartacus, Supernatural) è prematuramente scomparso dopo la realizzazione dei primi 24 episodi. Ambientata nell’America degli anni ’30 durante la Grande Depressione, Carnivale è una serie di nicchia, di raffinata fattura, ma torbida e violenta, non facilissima da seguire per i suoi misteri esoterici e simbolismi religiosi. Le figure dei freaks circensi e i polverosi scenari on the road dell’america rurale rimandano alla narrativa dello scrittore texano Joe R. Lansdale. Da segnalare tra i protagonisti Michael J. Anderson, l’inquietante nano di Twin Peaks. Un vero peccato non aver potuto assistere allo scontro finale tra Bene e Male (dall’esito non così scontato) che si era andato preparando.