Follow the Reaper  Segui il Mietitore

 

Follow the Reaper (2023) è l’ultimo lavoro del regista, attore e sceneggiatore Eros Bosi.
Così dichiara l’autore: “L’idea di Follow the Reaper mi è venuta dal titolo di un album del gruppo metal Children Of Bodom che si intitola appunto Follow the Reaper, cioè Segui il Mietitore. Dal titolo ci ho sviluppato la trama e con l’occasione ho citato altri riferimenti sempre metallari durante il film. La sceneggiatura la scrissi in breve tempo nell’ottobre 2012 e per l’inizio delle riprese ho dovuto attendere maggio di quest’anno. Sono durate 2 mesi, più del previsto per via che mentre lo giravo mi venivano sempre più idee che definivo buone e allora le ho inserite. Il risultato mi ha soddisfatto molto. Le location sono Terni e provincia, nei paesi Collescipoli e Stroncone. L’anteprima è attesa per il 17 novembre 2023 in occasione del Narnia Terror Night 2023 a Narni (Terni)….

Il cortometraggio narra il viaggio onirico di Jonathan, un giovane che si è sentito male durante una festa di compleanno. Riaccompagnato nei pressi di casa da un’amica, Jonathan vaga per i vicoli chiusi al traffico del borgo medievale dove abita, avvertendo una presenza inquietante. Quando finalmente arriva a stendersi sul letto, il suo sonno è popolato da figure spettrali. Esce e vaga ancora nei giardini, popolati da anime perse di gente comune di ogni età e professione: una bambina che gioca tra altalene e giostrine a spinta, una donna col cane, due suore che raccolgono un trovatello, due frati… Ci sono anche figure molto meno rassicuranti, e anime che circondano il protagonista fino a farlo destare di colpo… ma è davvero un sogno? La madre gli fa capire la dura verità…
Follow the Reaper è un breve film girato con mezzi limitati e buona tecnica. Nella sua brevità si compone di due parti, la situazione iniziale all’interno del circolo dove si svolge la festa, e la seconda, quella propriamente onirica. E’ un horror molto soft, tutto giocato sull’atmosfera da sogno o da incubo e sulle citazioni che gli appassionati di musica metal coglieranno facilmente.
L’evidente povertà dell’allestimento in questo tipo di opere ‘amatoriali’ è controbilanciata dalla genuina passione per un certo tipo di cinema. Le riprese sfruttano efficacemente le vie medievali e il giardino circondato da mura. Il paesaggio in questo caso è molto più di un semplice sfondo, in quanto trasporta lo spettatore in un luogo onirico, dove il tempo è sospeso in un’epoca indefinita. C’è il richiamo all’horror più classico con la bambina che appare e i giochi che si muovono da soli, o la donna col teschio. C’è l’apparente normalità della signora che fa fare il giretto serale al proprio cane, e ci sono le due suore che trovano un neonato, come avveniva un tempo ma oggi non più… o i due frati che domandano a Jonathan se si sia confessato, come poteva succedere in secoli lontani. Appaiono anche animali selvatici che difficilmente si possono incontrare nelle vie di un piccolo borgo. L’effetto è estraniante nel complesso e non mancano scene inquietanti come il ballo con la ragazza ‘zombi’ nel cimitero.
Invece di puntare su effettacci che sarebbero stati ingenui e anche ridicoli, ci sono pochi ritocchi. Uno risulta molto suggestivo, quando nella prima parte il Mietitore appare per brevissimi istanti a Jonathan nel buio delle viuzze deserte, altri di fattura più ‘artigianale’, come l’apparizione del serpente, appare vistosamente disegnato e ‘incollato’ sul corpo di un uomo.
Naturalmente in un soggetto come questo arriva prima o poi il momento in cui gli effetti speciali potrebbero essere necessari, e in questo caso specifico potevano fare una certa differenza. Ma ci si deve arrangiare e la sceneggiatura fa miracoli per minimizzare la scarsità di mezzi e spesso ci riesce. In caso contrario lo spettatore capisce che l’effetto non del tutto riuscito non è dovuto a imperizia da parte del regista e sceneggiatore.
Gli attori funzionano, oltre al regista stesso c’è un indimenticabile Mietitore interpretato dall’attore e psicologo Vincenzo Policreti, e Serena Meloni, attrice che ricorre nelle opere di Eros Bosi.
C’è solo da augurare un bell’ in bocca al lupo al regista, e una buona visione a tutti.

 

Autore: Cuccu’ssette – Stanchi del ”solito” cinema ? Troverete su Fendenti & Popcorn recensioni di pellicole fantasy, fantascientifiche, horror, surreali, storiche, famose o tutte da scoprire.

 

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