La prestigiosa giuria del Trieste Science+Fiction 2015 ha emesso i suoi attesi verdetti:
Premio Asteroide
Wyrmwood di Kiah Roache-Turner (Australia)
Con una certa sorpresa da parte nostra, quest’anno è stato premiato un action-horror di zombi, genere molto in voga attualmente ma che difficilmente può dire qualcosa di nuovo in ambito di cinema fantastico. Infatti questo film australiano è stato premiato per essere riuscito a rinnovare ingegnosamente le convenzioni del genere.
Barry è un meccanico di talento con famiglia la cui vita viene sconvolta da una apocalittica epidemia che trasforma gli uomini in zombi. Quando sua sorella Brooke viene rapita da una banda di paramilitari mascherati, capitanati da un medico psicopatico, Barry si allea con Benny, un compagno sopravvissuto, per prepararsi a combattere attraverso la boscaglia australiana contro i rapitori e orde di mostri affamati di carne umana…
Menzione Speciale della Giuria
Turbo Kid di François Simard, Anouk Whissell, Yoann-Karl Whissell (Canada)
Ancora un mondo post-apocalittico fa da sfondo a questa produzione canadese indipendente ricca di umorismo che vuole essere un grande omaggio nostalgico agli anni ’80, non solo per quanto riguarda il cinema.
In un futuro post-apocalittico, The Kid, un orfano emarginato, incontra una ragazza misteriosa, Apple. Diventano amici fino a quando Zeus, il sadico capo della Wasteland, la rapisce. The Kid deve affrontare le sue paure, e viaggiare in sella alla sua bici per liberare la Wasteland dal male e salvare la ragazza…
Premio Méliès d’argent
Polder di Samuel Schwarz, Julian M. Grünthal (Svizzera, Germania)
Si aggiudica il titolo di miglior lungometraggio europeo un film ambizioso sugli ingannevoli universi virtuali, sulla scia di Existenz e Inception. Il Premio Méliès d’argent gli permetterà di competere per il Méliès d’or del 2016.
I videogames della Neuroo-X dissolvono il confine tra realtà e gioco. Marcus, capo dello sviluppo della Neuroo-X, muore poco prima del completamento di una nuova modifica. La sua amante Ryuko scopre che qualcosa di terribile è accaduto durante le prove del gioco in Cina e decide di immergersi nei segreti della Neuroo-X, rischiando però di perdere il contatto con la realtà. Ryuko si ritrova in un mondo pieno di demoni, streghe, cavalieri e terroristi…
Premio Nocturno Nuove Visioni
Howl di Paul Hyett (Regno Unito)
La rivista Nocturno, la più prestigiosa in Italia sul cinema di genere, ha premiato questo horror di licantropi britannico, dotato di effetti speciali di grande impatto orrifico.
Un treno con il suo carico di passeggeri lascia la stazione di Londra ma a metà tragitto rimane bloccato nel mezzo di una zona remota e boscosa della campagna inglese. Attaccati nella notte da strane creature, i passeggeri dovranno lottare insieme se vorranno rimanere in vita fino al mattino successivo…
Premio Wonderland
Nina Forever di Ben Blaine, Chris Blaine (Regno Unito)
Il magazine televisivo Wonderland di RAI 4 dedicato all’immaginario fantascientifico, ha assegnato il suo premio ad una ghost story innovativa e sorprendente, dai toni surreali.
Holly inizia una relazione con il suo collega Rob, che è in lutto per la recente morte della sua fidanzata Nina. Holly è innamorata di Rob ed è determinata ad aiutarlo a superare il suo dolore. Eppure ogni volta che fanno l’amore, Nina appare nel loro letto contorta e sanguinante e soprattutto non intenzionata a lasciare Rob. Holly mantiene i nervi saldi e cerca di sopportare la scomoda coabitazione non solo sentimentale…
Premio Méliès d’or
Goodnight Mommy di Veronika Franz e Severin Fiala (Austria)
Per la EFFFF (European Fantastic Film Festivals Federation) il miglior lungometraggio di questa edizione del Méliès d’or è Goodnight Mommy (Ich seh, Ich seh) thriller psicologico crudele e disturbante.
Nel corso di una calda estate, in una solitaria abitazione tra i boschi, due gemelli di nove anni attendono la madre. Quando questa torna a casa, bendata dopo gli interventi di chirurgia estetica a cui si è sottoposta, nulla sarà come prima e i gemelli inizieranno a dubitare della sua identità…
Altre premiazioni
Premio del pubblico:
What We Do In the Shadows di Taika Waititi, Jemaine Clement (Nuova Zelanda)
Miglior cortometraggio Méliès d’or:
Supervenus di Frederic Doazan (Francia)
Miglior cortometraggio Méliès d’argent:
The Karman Line di Oscar Sharp (Regno Unito)