Un agente della Polizia Temporale, come ultima missione, deve prevenire un sanguinoso attentato ad opera di un pericoloso terrorista, l’inafferrabile Fizzle Bomber. Viaggiando avanti e indietro nei decenni, l’agente, sotto le mentite spoglie di barista, incontra un misterioso avventore che gli racconta la strana storia della sua vita…
“Settore Temporale V (EST) – ore 22,17 – 7 Novembre 1970 New York – Pop’s Place
Quando entrò la Ragazza Madre stavo lavorando di strofinaccio su un bicchiere da brandy. Meccanicamente, presi nota dell’ora (le 22,17) e della data (22 Novembre 1970). Gli agenti temporali prendono sempre nota dell’ora e della data; è il nostro compito… “
– Incipit del racconto ‘All you zombies’ (Tutti i miei fantasmi in it.) di Robert Heinlein –
Negli ultimi decenni il cinema di fantascienza non ha esitato a sfruttare (spesso malamente) racconti anche brevi di illustri scrittori per realizzare film che poi alla fine avevano poco a che fare con la fonte ispiratrice, come nel caso delle pellicole tratte da Philip K. Dick. Risulta quindi molto sorprendente che i fratelli Spierig (australiani di origine tedesca), provenienti dall’horror, si siano cimentati nella realizzazione di Predestination, tratto dal breve ma folgorante racconto Tutti i miei fantasmi del grande scrittore di fantascienza Robert A. Heinlein (1907-1988).
Sicuramente questo racconto del 1959 per la sua brevità, per le problematiche scomode che affronta e per l’impostazione piuttosto statica non si presta ad un adattamento cinematografico, o almeno a quelli più in voga adesso che utilizzano l’espediente dei viaggi temporali per imbastire e prolungare storie senza capo ne coda, piene di effetti speciali ma prive di qualsiasi originalità (vedi il recente Terminator: Genesys). Invece i fratelli Spierig realizzano un’opera non banale, dalle tese atmosfere noir, che mantiene inalterato il nucleo ‘forte’ del racconto senza però rinunciare ad ampliare la storia per meglio adattarla alle esigenze del grande schermo. Heinlein nel racconto crea il paradosso temporale perfetto che poi i registi sviluppano coerentemente con l’aggiunta della vicenda della caccia al terrorista Fizzle Bomber che serve anche a dare un senso compiuto ai compiti e agli scopi della Polizia Temporale, aspetto non affrontato nello stringato racconto. Ovviamente l’intricata storia di paradossi temporali può risultare farraginosa e poco equilibrata nelle sue parti ma Predestination non vuole essere il solito action sci-fi hollywoodiano, anzi mira ambiziosamente a porre sul tavolo questioni e problematiche complesse come l’importanza di conoscere le nostre origini e di avere uno scopo da perseguire per dare un senso alla propria esistenza o anche il problema dell’identità personale e sessuale. E soprattutto, la possibilità di poter conoscere il nostro futuro ci aiuterebbe a compiere scelte migliori? Abbiamo libertà di scelta rispetto a un destino che sembra predestinato? I due registi mettono molta carne al fuoco (andando anche oltre il racconto), realizzando un film essenziale, quasi ‘povero’ ma raffinato e meticoloso nella messinscena (ma quasi privo di effetti speciali) e misterioso e accattivante nello svolgimento. In questo caso assumono grande importanza le scelte di regia, i dialoghi e l’interpretazione degli attori che reggono sulle spalle tutto il film. La ricostruzione degli anni 50, 60 e 70 è quasi ‘minimale’ ma efficace: il sapiente ricorso a pochi dettagli significativi e un uso diversificato del colore per le varie epoche in cui si svolge la vicenda rendono facilmente caratterizzabili i differenti periodi. Il direttore della fotografia Ben Nott ha utilizzato filtri diversi a seconda delle ambientazioni; colori leggermente desaturati con prevalenza del verde per i cupi anni ’40/50, prevalenza di blu chiaro e bianco/argento per i fantascientifici anni ’60, arancio e marrone per i caldi anni ’70, etc..
Gli Spierig si dimostrano consapevoli dell’affascinante tematica dei loop temporali (a cui il cinema sci-fi è ricorso volentieri recentemente – v. Looper ed Edge of Tomorrow -) ma la trattano soprattutto per le implicazioni filosofiche ed esistenziali che ne scaturiscono. La fantomatica Polizia Temporale e la stessa tecnologia dei viaggi del tempo rimangono elementi indefiniti sullo sfondo. Questo non impedisce a Predestination di essere un film avvincente ed intimo al tempo stesso, basato sulla forza dei dialoghi e dei personaggi. Naturalmente non possiamo svelare altri particolari per non rovinare la visione del film. Basti sapere che il fisico Michio Kaku durante una conferenza ha definito la storia raccontata in All you Zombies “la madre di tutte le storie sui viaggi nel tempo“. Ricorrendo ad una rigorosa programmazione per risparmiare sui costi, il film è stato girato in soli 32 giorni a Melbourne. L’attore Ethan Hawke arruolato per Predestination via e-mail, aveva già lavorato con gli Spierig nel fanta-vampiresco Daybreakers – L’ultimo vampiro del 2009 e se la cava egregiamente nella parte del tormentato agente temporale. Ma va messa in risalto la notevole performance dell’attrice australiana Sarah Snook impegnata in un difficile doppio ruolo maschile e femminile. Non manca neanche un omaggio a Heinlein in una scena dove è presente, accanto a una macchina da scrivere, il suo famoso romanzo Straniero in terra straniera.
Il film esce nelle sale italiane con quasi un anno di ritardo rispetto agli altri paesi e ha avuto diversi riconoscimenti in patria e anche il premio come miglior film di fantascienza al Toronto After Dark Film Festival. Nonostante in Predestination siano molto contenuti gli spargimenti di sangue, negli USA è stato assurdamente proibito ai minori di 18 anni. Del resto 55 anni prima il racconto di Heinlein venne rifiutato persino da Playboy, prima di essere pubblicato su The Magazine of Fantasy and Science Fiction.
Titolo: Predestination
Anno: 2014
Regia: Michael Spierig, Peter Spierig
Produzione: Australia – Blacklab Entertainment – Durata: 97 min.
Sceneggiatura: Michael Spierig, Peter Spierig
Fotografia: Ben Nott
Musiche: Peter Spierig
Interpreti: Ethan Hawke, Noah Taylor, Sarah Snook, Christopher Sommers, Madeleine West, Freya Stafford, Cate Wolfe, Christopher Kirby
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