Sentinel

Alison Parker, una modella bella ma nevrotica, si trasferisce in una vecchia casa di Brooklyn che è stata divisa in appartamenti. L’edificio è apparentemente abitato all’ultimo piano solo da Padre Halliran, uno strano sacerdote cieco e solitario che trascorre tutto il suo tempo seduto davanti alla finestra aperta. Alison inizia da subito a manifestare strani problemi fisici, tra cui insonnia e svenimenti, e ha alcune visioni terrificanti di un suo passato tentativo di suicidio e del suo defunto ma sgradevole padre. Inoltre si lamenta con l’agente immobiliare del rumore causato dai suoi bizzarri vicini di casa, ma le viene detto che la casa è occupata solo dal sacerdote e da lei stessa. Ma il comportamento dei suoi vicini “inesistenti” si fa sempre più surreale e invadente…

Sentinel (1977), film per certi aspetti da riscoprire, costituisce un’isolata e controversa incursione nell’horror demoniaco da parte del regista Michael Winner (1935-2013) più noto al grande pubblico per la serie del Giustiziere della notte interpretata dal granitico Charles Bronson. Atmosfere, personaggi e situazioni rimandano con evidenza a classici horror/thriller come Rosemary’s Baby (1968), L’esorcista (1975) e soprattutto L’inquilino del terzo piano (1976) per la presenza degli inquilini anziani dall’aspetto inquietante e dal comportamento stravagante. Sicuramente Winner non è un regista raffinato come Polanski o Friedkin ma il suo Sentinel colpisce nel segno come horror sufficientemente pauroso che mantiene fino alla fine una certa dose di mistero e suspense, elementi che spesso mancano a certe pellicole horror odierne fatte in ‘fotocopia’. Winner da buon reazionario politicamente scorretto spinge forte sulle perversioni diaboliche, sul gore, sulle atmosfere malsane dove il Male viene associato a ‘deviazioni’ sessuali (come il lesbismo o le pratiche orgiastiche) e alle deformità fisiche (la parata finale di freaks che escono dalle porte dell’inferno). Sicuramente si tratta di scelte discutibili ma che fanno di Sentinel un film horror efficace che punta al sodo, disturbante ed enigmatico al tempo stesso. Tra le scene più spaventose possiamo annoverare senza ombra di dubbio la comparsa del padre-zombi della protagonista nell’appartamento vuoto, l’apparizione del prete cieco alla porta e l’invasione finale nell’edificio di mostri e anime dannate. Anche l’istituzione della chiesa viene rappresentata come piuttosto falsa e amorale.

The Sentinel

Pare che il regista abbia utilizzato dei veri freaks per la scena finale con i mostri deformi, scelta che lo ha fatto tacciare di cinismo e cattivo gusto. Per la tv americana è stata girata una versione ‘addomesticata’ di Sentinel per eliminare il ruolo ambiguo della chiesa nella vicenda e attenuare il finale ritenuto troppo scioccante. Un cenno a parte merita il cast pieno di vecchie glorie di Hollywood a partire da John Carradine nella parte del prete cieco sempre alla finestra ad Ava Gardner nel ruolo dell’agente immobiliare. Notevole anche Eli Wallach nella parte del detective. Convincente l’interpretazione della protagonista Cristina Raines, nella parte della ragazza ignara del terribile destino che l’attende. Compaiono in alcune particine anche delle star nascenti come Christopher Walken, Jeff Goldblum e Tom Berenger. Nel 1972 Michael Winner aveva diretto Improvvisamente, un uomo nella notte (The Nightcomers), interpretato da Marlon Brando, una sorta di prequel del celebre romanzo soprannaturale Il giro di vite di Henry James.

Titolo: Sentinel (The Sentinel)
Anno: 1977
Regia: Michael Winner
Produzione: USA – Jeffrey Konvitz, Universal Pictures – Durata: 92 min.
Sceneggiatura: Jeffrey Konvitz, Michael Winner
Fotografia: Richard C. Kratina
Musica: Gil Melle
Interpreti: Cristina Raines, Chris Sarandon, Martin Balsam, Burgess Meredith, Beverly D’Angelo, Ava Gardner, José Ferrer, Eli Wallach, John Carradine


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